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Senza un soldo in tasca ma con un solo obiettivo: raggiungere Atene per vincere la maratona delle prime Olimpiadi moderne. È il 1896, e Carlo Airoldi ha ventisette anni quando si lascia Milano alle spalle per affrontare a piedi i duemila chilometri di strade sconosciute che lo separano da Atene, certo che la medaglia olimpica potrà dargli la gloria e il suo posto nel mondo. Carlo è sicuro di vincere, sa qual è il trucco: resistere. Oltre un mese di viaggio in terre straniere, seguendo le poche indicazioni che porta con sé, lottando contro cani inferociti e lo spettro dei briganti. Una volta in Grecia sarà costretto a ingaggiare una nuova battaglia, stavolta contro il Comitato olimpico che lo vuole escludere dai Giochi. Questo è il romanzo degli eventi che, nella primavera del 1896, segnarono per sempre la storia dello sport e quella di Carlo Airoldi, il primo ultramaratoneta.